Assegni di cura

L'assegno di cura rappresenta la possibilità di un sostegno economico a favore delle famiglie che assistono in casa propria un anziano non autosufficiente.
L'assegno di cura viene attribuito se esiste la disponibilità della famiglia ad assicurare la permanenza dell'anziano nel proprio contesto abitativo, sociale ed affettivo.
Destinatari di questa possibilità di intervento sono pertanto: le famiglie che mantengono l'anziano, certificato non autosufficiente, nel proprio ambiente e gli garantiscono assistenza direttamente, o avvalendosi dell'intervento di persone non appartenenti al nucleo familiare.
Non è un’intervento su richiesta del cittadino, ma una possibilità anche legata alla gravità della situazione e alle risorse economiche disponibili e viene erogato nel contesto di un progetto individualizzato di vita e di cura dall'UVM (unità di valutazione multidisciplinare) nel caso in cui costituisca condizione indispensabile ed imprescindibile per garantire l'assistenza all'anziano

L’importo del contributo è in relazione alla gravità della condizione di non autosufficienza dell’anziano, (B.I.N.A.) alle sue necessità assistenziali ed alle attività socio-assistenziali a rilievo sanitario che gli vengono garantite ( da un minimo di € 17,00 ad un massimo di € 22,00 giornaliere per l'anno 2017).
Per usufruire dell’assegno l’anziano beneficiario deve avere un Indicatore della Situazione Economica (ISEE estratto) che non superi una cifra annualmente stabilita (€ 25.000 per l’anno 2017). 
I requisiti di non autosufficienza vengono accertati dall’Unità di Valutazione Multidisciplinare che ha il compito di valutare le singole situazioni. Se l’anziano è titolare di indennità di accompagnamento o di indennità analoga, il contributo non sarà concesso.

È concesso un contributo aggiuntivo di 160 euro/mese nell'ambito del progetto che prevede l'assegno di cura, sulla base di una specifica richiesta con verifica di due requisiti indispensabili:
1. documentazione attestante la regolare contrattualizzazione del rapporto di lavoro;
2. condizione economico patrimoniale con Isee estratto non superiore a 20.000 euro.
L’assegno di cura è un intervento a termine.

Esiste inoltre un'Assegno di cura e di sostegno per favorire il mantenimento a domicilio di persone disabili adulte

Finalità dell'intervento è quella di potenziare le opportunità di permanenza nel proprio contesto di vita dei cittadini disabili in situazione di gravità riconoscendo un contributo economico a sostegno dell'accoglienza e del lavoro di cura svolto dalle famiglie o da altre persone, al fine anche di evitare, o posticipare il più a lungo possibile, il ricorso ai servizi residenziali. 
Il contributo integra e non sostituisce l'accesso alle altre opportunità della rete dei servizi.

Il beneficiario finale del contributo è la persona disabile in situazione di handicap grave (art.3, comma 3, lg104/92) in carico al servizio USSI Disabili adulti che predispone un progetto e lo sottopone all'UVM (Unita di Valutazione Multidisciplinare).

La fruizione dell'assegno di cura e di sostegno è subordinata ad una verifica della situazione economica del nucleo familiare del soggetto beneficiario. L'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) del nucleo familiare del soggetto beneficiario non potrà essere superiore a 34.000 euro annui.
Gli importi dell'assegno di cura variano a seconda della gravità dell'handicap
È inoltre eventualmente possibile accedere anche al contributo aggiuntivo "badanti" per coloro che, usufruendo dell'assegno di cura, hanno anche attivato un regolare contratto di lavoro con una assistente famigliare (badante) e non superano un ISEE di 20.000 euro.